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Permanent Peoples´ Tribunal 2011

25 Novembre 2011
Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG Germania)

Tribunale Popolare Permanente dal 3 al 6 dicembre 2011 a Bangalore, India

I pesticidi più venduti della Bayer continuano a causare morie di api in tutto il mondo

Le preoccupanti morie di intere popolazioni di api in tutto il mondo sono destinate a continuare, dal momento che la compagnia tedesca del settore agro-chimico Bayer, continua senza alcuna restrizione a fabbricare e a vendere i pesticidi neonicotinoidi.

La responsabilità della Bayer nel fenomeno noto come Colony Collapse Disorder o CCD, (il problema della moria di intere colonie di api) è inserita tra i casi che saranno presentati, fra il 3 e il 6 dicembre, durante la sessione contro le multinazionali del settore agro-chimico, del Tribunale Popolare Permanente (Permanent People's Tribunal o PPT), un tribunale internazionale di opinione, che processerà le sei maggiori multinazionali del settore agro-chimico per numerose violazioni dei diritti umani.

"La moria delle api è un problema globale ed è quindi cruciale discuterne e trovarne la soluzione a livello internazionale. E' un buon segno che il PPT, che rappresenta una iniziativa a carattere mondiale, affronti questo problema che è una minaccia sia livello ecologico che a livello economico", afferma Philipp Mimkes, portavoce della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG), un gruppo a difesa dell'interesse pubblico con base in Germania.

Mimkes rivela che l'imidaclopride (nome commerciale Gaucho) e la clotianidina (nome commerciale Poncho) rimangono i pesticidi più venduti dalla Bayer, malgrado il fatto che tali pesticidi, noti come neonicotinoidi, siano fortemente collegati con le morie di api (CCD).

Nel 2010 le vendite del Gaucho hanno raggiunto gli 820 milioni di dollari e quelle del Poncho, i 260 milioni di dollari. Il Gaucho è il pesticida più venduto della Bayer e il Poncho è al settimo posto. "E' per questo che la Bayer combatte coi denti e le unghie contro l'applicazione di un bando nei confronti dei neonicotinoidi, malgrado il grave danno ambientale che causano", dice Mimkes.

In Europa molti degli usi più pericolosi dei neonicotinoidi sono stati proibiti. La Germania, l'Italia, la Francia e la Slovenia, hanno bandito l'uso del Gaucho nel trattamento dei semi di mais, la sua principale applicazione. Comunque, l'uso di questi pesticidi è libero in molti paesi, inclusi gli Stati Uniti dove, ogni anno a partire dal 2006, muore un terzo della popolazione apiaria.

Declino delle popolazioni di api
Il termine Colony Collapse Disorder (CCD) viene usato per descrivere il drastico declino delle popolazioni di api in tutto il mondo, iniziato verso a metà degli anni '90, nello stesso periodo in cui furono introdotti sul mercato i neonicotinoidi. Nel 1994 iniziò la moria di intere colonie di api mellifere prima in Francia e poi in Italia, Spagna, Svizzera, Germania, Austria, Polonia, Inghilterra, Slovenia, Grecia, Belgio, Canada, Stati Uniti, Brasile, Giappone e India.

I neonicotinoidi sono una classe di pesticidi chimicamente affini alla nicotina. Entrano nel sistema vascolare della pianta e vengono rilasciati nel polline e nel nettare di cui le api si nutrono.

Mentre è probabile che le morie siano causate da una combinazione di diversi fattori, tra i quali lo stress derivante dall'allevamento industriale delle api e la perdita di habitat naturale, molti scienziati ritengono che l'esposizione ai pesticidi sia uno dei fattori più critici. Le preoccupazioni maggiori derivano dal fatto che i neonicotinoidi hanno sulle api e su altri insetti impollinatori, effetti subletali cumulativi. Tra questi effetti vi sono disturbi neurologici del comportamento e disfunzioni del sistema immunitario che corrispondono ai sintomi rilevati nelle morie di api da CCD.

Il CCD ha un serio impatto sulla economia degli apicoltori in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, dove il giro di affari collegato alle api è di 15 miliardi di dollari, le perdite dovute al CCD sono stimate nell'ordine del 29 - 36% all'anno.

Nel 1991 la Bayer ha iniziato a produrre l'imidaclopride, che oggi è l'insetticida più usato sulle colture agricole e orticole, specialmente il mais, il girasole e la colza. Ma nel 1999 la Francia ha bandito l'uso dell'imidaclopride per il trattamento dei semi di girasole, dopo che un terzo delle sue api erano morte in seguito al suo uso su larga scala. Cinque anni più tardi, la Francia ne proibiva l'uso anche sui semi di mais.

La Bayer ha allora iniziato a produrre, come successore dell'imidaclopride, la clotianidina, che fu introdotta sul mercato statunitense nel 2003 e in Germania nel 2006. La clotianidina è anch'essa un neonicotinoide altamente tossico per le api.

Un recente rapporto del Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) descrive i pesticidi della Bayer, clotianidina e imidaclopride come pericolosi per molti animali. Lo studio rivela come queste sostanze chimiche possano potenzialmente causare l'esposizione cronica ad agenti tossici, sia degli insetti impollinatori, che di altri animali come gatti, pesci, topi, conigli, uccelli e lombrichi. "Studi di laboratorio hanno dimostrato che tali sostanze chimiche possono causare perdita di orientamento, danneggiare la memoria e il metabolismo cerebrale e essere causa di morte", scrive il rapporto dell'UNEP.

A causa della loro elevata persistenza, i neonicotinoidi possono rimanere nel terreno per molti anni. In questo modo anche coltivazioni non trattate, fatte crescere in un campo dove precedentemente sono stati usati i neonicotinoidi, possono assumere le tossine dal suolo attraverso le loro radici.

Nel 2008, nella regione del Baden-Wuerttemberg, nella Germania meridionale, due terzi della popolazione apiaria lungo il fiume Reno, morì a causa della polvere di clotianidina contenuta in semi di mais trattati, portata dal vento sui campi vicini durante le operazioni di semina. Le analisi sulle api mostrarono che il 99% di esse presentava un accumulo di clotianidina. Nello stesso frangente scomparvero anche farfalle e altri insetti utili.

I neonicotinoidi vanno fermati con una campagna aggressiva
Il gruppo di Philipp Mimkes è attivo contro i neonicotinoidi dal 1997, quando i rischi di queste sostanze erano pressoché sconosciuti al grande pubblico. MImkes spiega che è giunto il momento di costringere in modo aggressivo la Bayer a cessare la fabbricazione e la vendita di questi pesticidi e che la stessa Bayer sia chiamata a rispondere dei danni ambientali causati dai suoi prodotti.

"La novità più importante è che oggi ci sono migliaia di rapporti, articoli e studi in tutto il mondo, sulla correlazione tra l'esposizione a pesticidi come la clotianidina e l'imidaclopride e il massiccio declino delle api. Gli apicoltori e i gruppi ambientalisti di molti paesi si sono attivati e hanno fatto pressioni sui loro governi e autorità per proteggere le api", afferma Mimkes.

Un documento dell' Environment Protection Agency (EPA) (l'Ente statunitense per la Protezione dell'Ambiente) rivela che l'EPA aveva concesso il permesso alla Bayer di condurre i suoi studi sui neonicotinoidi, utilizzando la colza e non il mais. E' una distinzione importante perché la colza è una coltivazione molto minore confronto al mais. Inoltre, aggiunge il documento, gli studi vennero condotti su campi troppo piccoli e troppo vicini tra loro e, dal momento che le api operano in un raggio ampio fino a 10 chilometri, è molto probabile che le api degli studi operassero al di fuori dei campi dove avveniva il test.

La prossima sessione del Tribunale Popolare Permanente contro le multinazionali del settore agro-chimico metterà sotto accusa anche governi e istituzioni che, in molti casi, hanno operato in collusione con le multinazionali, in violazione, oltre ad altri diritti dell'uomo, del diritto alla vita, alla salute e al lavoro.

"Le precedenti sessioni del Tribunale Popolare Permanente, hanno messo sotto pressione le compagnie giudicate e speriamo quindi che questa sessione porti slancio alla campagna per fermare la moria di massa delle api", conclude Philipp Mimkes.

Il Tribunale Popolare Permanente affonda le sue radici storiche nei Tribunali Popolari sulla guerra in Vietnam e sui dittatori dell'America Latina. Più recentemente, nell'era della globalizzazione, il Tribunale ha affrontato e denunciato la politica delle multinazionali, le quali operano al di sopra delle leggi nazionali e possono impunemente commettere violazioni dei diritti umani.

La sessione del Tribunale Popolare Permanente sulle multinazionali del settore agro-chimico, mette per la prima volta nel mirino Monsanto, Syngenta, Bayer, Dow Chemical, DuPont e BASF, ovvero le sei compagnie che controllano il sistema alimentare e agricolo mondiale.

vedere anche:
· Pesticidi della Bayer
· Tribunale Popolare Permanente